Gli alberi sono santuari,
Hermann Hesse
Chi parla con loro, chi sa ascoltarli, conosce la verità.
Ricordo ero bambina… ricordo era bosco… un solo albero imponente mi chiamava a rapporto.
Un castagno, un enorme castagno con un nodo talmente grande da ospitare il mio piccolo corpo, la sua bellezza mi conquistò per la sua semplicità. Io, con un senso della giustizia smisurato, pronta a tirarmi indietro se non ricevevo giuste gratificazioni dagli altri. Io, piccolo essere posto al confine tra superiorità e timidezza. Lui, Maestro. Lui, con la sua nobiltà interiore, mi ha permesso di connettermi all’Universo insegnandomi come si dona l’Amore.
L’albero rappresenta il collegamento tra il cielo e la terra, le radici sono il legame dell’individuo con le sue origini, il tronco è il presente, la chioma il futuro che porterà in dono i suoi frutti.
Camminare nei boschi, abbracciare gli alberi sono veri e propri metodi terapeutici di cura e di prevenzione delle malattie.
L’aria che respiriamo nei boschi contiene notevoli quantità di ioni negativi di ossigeno, molecole chiamate anche “vitamine dell’aria”, che aiutano a stimolare e armonizzare i processi vitali, la sfera psichica ed emozionale.
Il sistema immunitario diventa molto più attivo, l’assimilazione delle molecole di ossigeno si autoregola, la circolazione si attiva e i processi di guarigione vengono stimolati.
Ognuno di noi può collegarsi all’energia degli alberi utilizzando la loro forza attraverso il contatto tra il palmo e il tronco dell’albero.
Tutto nel mondo ha una vibrazione e questa influisce sui comportamenti biologici. Di conseguenza quando tocchiamo un albero, o ci troviamo nelle sue vicinanze, il suo diverso schema vibrazionale interesserà i nostri meccanismi biologici.
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