Per garantirsi la sopravvivenza, le diverse specie hanno sviluppato con successo diversi meccanismi, così anche noi di IoCamminoNaturalMente abbiamo pensato di imitare alcune specie e di canalizzare le nostre energie nella preparazione di una nuova stagione rallentando quella entrante.
Con l’arrivo del freddo, alcuni animali vanno in letargo: è difficile sopravvivere alle temperature rigide e questa è una maniera che permette di conservare quella corporea.
Alcuni animali migrano, come ad esempio gli uccelli, alcuni mammiferi, in genere gli ungulati ed i predatori, possono infoltire la pelliccia e aumentare lo strato di grasso sottocutaneo per affrontare l’inverno. Altri si rifugiano in tane con delle riserve alimentari, come gli scoiattoli, e altri ancora si lasciano addirittura congelare (anfibi, rettili, insetti).
Il letargo è senza dubbio una delle strategie più avanzate. Infatti, comporta un adattamento comportamentale che implica anche cambiamenti fisiologici significativi, finalizzati a ridurre il dispendio energetico attraverso un abbassamento controllato e reversibile della temperatura corporea e del livello del metabolismo.
L’animale vive così al rallentatore per diversi mesi, consumando le sue riserve di grasso in attesa del ritorno della stagione estiva.
Non bisogna commettere l’errore di confondere il letargo con l’ibernazione, uno stato di quiescenza, anche molto lungo, adottato da insetti, rettili e invertebrati, che vanno in una condizione che somiglia più alla morte che al sonno profondo.
Ma sarà con l’arrivo della primavera, la stagione dell’amore, che gli animali si risvegliano dal letargo, e così anche noi torneremo pieni d’ammmmmore ed escursioni con nuovi amici che ci porteranno alla scoperta di una Valle completamente rinnovata… che ha saputo andare in letargo per offrire il meglio al suo risveglio.
Comments are closed